mercoledì 29 settembre 2010

PIALASSA BAIONA, UN DEGRADO DA RISANARE – SECONDA PARTE.




Dopo la nostra prima denuncia  sul degrado della Baiona, fatta alla fine agosto, si sono succedute prese di posizione di cittadini,  associazioni, partiti, indignati per lo stato delle cose.
Molti hanno voluto sottolineare che avevano già protestato, in un passato più o meno recente, per lo stesso problema. Meglio così, ci fa solo piacere arrivare non per primi.  Noi di “Ravennadomani” vogliamo  contribuire a rendere noto il problema a quanta più gente possibile,  tenerlo vivo con immagini e non solo con parole affinché tutti facciano la loro parte, a cominciare da coloro che hanno  l’autorità e la responsabilità della tutela del territorio e dei suoi abitanti:   Comune, AUSL, ARPA, Prefettura.  

Per  mantenere alta l’attenzione proponiamo un secondo servizio fotografico articolato su tre parti. Una ricognizione  lungo via delle Valli, l’isola degli Spinaroni e  immagini delle arginature della valle così importati per il suo mantenimento ma così approssimative e pericolose per come sono state realizzate.

I capanni che costeggiano via delle Valli sono in gran parte in muratura. Si va dalla semplice costruzione tirata su alla meglio alla vera e propria villetta con giardino.  Niente di unitario, di armonico ma ognuno è un caso a sé. Quello che unifica è  l’ampio uso di eternit, materiale altamente cancerogeno perché fatto di amianto, utilizzato come copertura dei capanni,  delle piccole rimesse, dei gabinetti che scaricano direttamente in valle, dei piccoli “magazzini”. Molti capannisti ne hanno fatto scorta, ammucchiandolo e coprendolo alla meglio.   Una specie di deposito di ferrovecchio con un barcone da dragaggio semiaffondato, interrompe la serie dei capanni.
Sull’isola degli Spinaroni, oltre al degrado, è visibile  lo stato di abbandono in cui versa l’unico capanno esistente, che viene fatto risalire all’ultima guerra, usato come base dai partigiani.  Purtroppo solo qui è  previsto un intervento di risanamento a carico del Comune di 330.000 euro, che purtroppo verrà attuato in due tranche, quindi diluito su più anni.

Le foto anche in questo caso parlano da sole e fanno vedere come nella civilissima Ravenna, possibile candidata a capitale della cultura, possa essere lasciato degradare  uno degli ambienti paesaggistici e naturalistici più belli che esistano da noi.

Più  si tarda ad intervenire nella Baiona più la situazione peggiora e potrebbe diventare sempre più difficile  e  costoso il risanamento.   
Chiediamo alle Autorità di attivarsi con strumenti rapidi ed efficaci  per eliminare presto le cause di maggiore pericolosità:  eternit cioè amianto,  “rifiuti speciali”, barche e capanni abbandonati o semiaffondati.  Tutta la zona va messa almeno in sicurezza.
Chiediamo a tutti i cittadini di prendersi a cuore il problema perché  se non c’è  una volontà estesa e condivisa,  gli interventi di risanamento e recupero  potrebbero tardare e  procedere  più lentamente del necessario.
La sfida per l’ambiente passa anche dall’impegno  di ciascuno.

p.s. Noi pensiamo che la pialassa Baiona sia patrimonio di tutta la comunità,  senza posizioni di preminenza e senza gruppi o categorie  privilegiate.   La proposta di costituire un ente  per la valorizzazione della Baiona l’abbiamo fatta noi  in agosto e la riconfermiamo con questo spirito.

27 settembre 2010

Carlo Zingaretti e Enzo Pezzi
 Ravennadomani

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