giovedì 9 settembre 2010

Le sei proposte di Fiammenghi non ci convincono


9 settembre 2010
Le proposte del consigliere regionale, apparse sulla stampa locale, non ci sembrano un progetto per il futuro ma una riproposizione di cose già sentite, un modo per sistemare un pò meglio l'esistente. Occorre altro. Manca ogni, seppur piccolo, riferimento all'ambiente.
A nostro avviso il primo punto da mettere in evidenza non è tanto la riqualificazione delle strutture ricettive che pur hanno bisogno di interventi, ma l'Ambiente inteso nel senso più ampio del termine. Gli interventi irrinunciabili sono tutti quelli che servono a salvaguardarlo, a ripristinare condizioni ambientali migliori, a valorizzarlo. Chi viene in vacanza vuole un benessere che lo circondi a 360 gradi e non solo quando si trova in spiaggia, ammesso che in spiaggia non debba sgomitare con il vicino perché gli ombrelloni sono troppo fitti, ammesso che il mare sia pulito e non risenta del carico inquinante dei fiumi, ammesso che l'aria non abbia odori sgradevoli.

Se si continua a cementificare, se non si riqualifica il patrimonio edilizio esistente lo squallore che ne deriverà, e che già adesso è tangibile in tante località della costa, allontanerà per sempre i turisti che sceglieranno, come stanno già facendo, località più "incontaminate", con una urbanistica più moderna. Ci vogliono più impegno e più risorse per coordinare i piani regolatori, stabilire standard edilizi evoluti, ridurre l'impatto ambientale delle costruzioni esistenti, realizzare un arredo urbano funzionale e gradevole, valorizzare il patrimonio naturalistico e paesaggistico esistente e renderlo fruibile, all'interno di regole ben precise.

Turismo e trasporto privato sono un binomio inscindibile. Serve davvero una metropolitana costiera che colleghi i vari lidi ? e' un'idea di parecchi anni fa, che per essere attuata comporta costi elevati e un livello di coordinamento degli enti coinvolti molto impegnativo. Quanto è realmente attuabile nei prossimi 5 anni e a quali costi di gestione?

La nuova frontiera della mobilità privata è il trasporto elettrico, quindi attrezzare aree per la ricarica delle batterie, prevedere agevolazioni per chi usa l'auto elettrica, autonoleggi o servizi pubblici con vetture elettriche.

Il turismo ha bisogno di infrastrutture grandi e piccole. Spesso le piccole, cioè le strade di collegamento fra città e mare, le circonvallazioni, i parcheggi, le piste ciclabili sono determinanti. Troppe file, troppi ingorghi quotidiani, troppi incidenti, troppo tempo a cercare un parcheggio sono fastidiosi e fanno disamorare chiunque. Bisogna fare molto e in fretta, ci sono ritardi paurosi.

Gli aeroporti sono certamente importanti. Bisognerebbe che ci venisse spiegato perché quello di Bologna si è ripreso tutto il traffico aereo facendo pressoché chiudere Forlì e Rimini, senza che venissero sensibilmente migliorati i collegamenti fra detto aeroporto e la riviera. I collegamenti con Ravenna meriterebbero un capitolo a parte tanto sono primordiali. Tutto gravita e deve gravitare su Bologna ? Fiere e centri congressi compresi ?

Concordiamo quando si afferma che le ordinanze sono state al centro del dibattito sul turismo nel corso del 2010, perlomeno qui da noi. La discussione è stata accesa perché c'erano motivi seri e profondi. Non crediamo che si esaurirà presto. Ideologica e strumentale ? Ci sono in ballo due concezioni dello sviluppo turistico che si confrontano e che non riescono ancora a interfacciarsi. L'impostazione data dal sindaco Matteucci è stata necessaria ed è più che condivisibile anche se bisognerà tarare meglio le regole della convivenza con quelle del business. Concordiamo che occorra un confronto ragionevole, senza inutili polemiche.

Per lo sviluppo turistico è fondamentale il ruolo dei Comuni, coordinandosi fra loro, in collaborazione con gli operatori turistici, le pro loco, ecc..

APT, Unioni di prodotto ? Flessibilità, dinamicità, propensione al "cliente", non burocrazia. Ci sembra che nel complesso ci sia molto da fare anche in questa direzione. L'importante è che le realtà locali abbiano compiti precisi e decisionali.

Carlo Zingaretti e Domenico Poddie

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